L’IMU (Imposta Municipale Unica) è una tassa che nel 2012 ha sostituito l’ICI (Imposta Comunale sugli Immobili) e la parte immobiliare dell’IRPEF e che, nel 2013, è stata tolta dalle abitazioni principali per rimanere solo sulle seconde case.
Per abitazione principale si intende l’immobile di residenza, per il quale si dovrà pagare l’IMU solo nel caso in cui si tratti di una casa di lusso.
Rientrano, invece, nella categoria di “seconda casa” tutte le proprietà del gruppo catastale A (a eccezione della categoria A10), in cui il proprietario non risiede come: case vacanze, immobili acquistati per investimento e così via.
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Il pagamento dell’IMU spetta:
- ai proprietari di fabbricati, terreni e aree fabbricabili
- ai titolari di diritti di usufrutto, abitazione, superficie, uso ed enfiteusi
- ai titolari del diritto di godimento della casa coniugale in caso di separazione o divorzio
Cosa serve per calcolare l’IMU sulla seconda casa
Avendo a disposizione i dati necessari, calcolare l’IMU sulla seconda casa non sarà difficile. Le informazioni utili a svolgere correttamente il calcolo sono:
- il valore fiscale dell’immobile
- la rendita catastale indicata nella visura catastale
- l’aliquota comunale
- il coefficiente IMU seconda casa, che è sempre 160
Quali gli step da fare?
Ottenere tutti i dati necessari, si può scegliere di inserirli nel software messo a disposizione dai siti delle amministrazioni comunali o compiere il calcolo autonomamente seguendo pochi semplici passi:
- aggiungere alla rendita catastale il 5%
- moltiplicare il valore ottenuto nel primo passo per 160 (il coefficiente IMU seconda casa)
- in fine moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale
Come si paga l’IMU?
L’importo ottenuto autonomamente o tramite software andrà versato in formula unica a giugno o in due soluzioni nelle date del 16 giugno e del 16 dicembre.
Il pagamento deve essere effettuato tramite modello F24, in banca, all’ufficio postale, presso agenti della riscossione dotati di terminali idonei o attraverso servizi di remote banking.