Nel corso del 2022 i tassi dei mutui sono già aumentati, sia per chi ha già un variabile, sia per chi ha stipulato un fisso o un variabile nei primi 5 mesi dell’anno.
La stretta annunciata dalla Banca Centrale Europea avrà degli effetti immediati.
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Mutui: la salita dei tassi interbancari
I mutui immobiliari non sono agganciati ai tassi di riferimento fissati dalla BCE, che ha annunciato un primo rialzo, dopo 11 anni, di 0,25% a luglio, e un secondo, da quantificare, a settembre.
Sono parametrati sui tassi interbancari, quelli con cui le banche si scambiano denaro tra loro e si finanziano, che ovviamente risentono del tasso ufficiale BCE: l’Euribor per i mutui a tasso variabile, l’IRS per quelli a tasso fisso, che rappresentano all’incirca 9 mutui su 10 in Italia.
Chi ha un variabile in essere ha già visto lievissimi aumenti delle rate in questi primi mesi del 2022, ma l’aggravio potrebbe peggiorare.
Rata su variabile sale da 920 a oltre mille euro
Secondo le prime simulazioni, per un mutuo variabile da 200.000 euro a 20 anni, avviato un anno fa all’1%, la rata potrebbe passare da 920 euro di maggio a circa 960 euro a luglio e a quasi mille a settembre (o superare i mille, se la BCE in quel mese sceglierà un aumento più corposo dell’atteso 0,25%).
Chi vuole stipulare ora un variabile, tenga ben presente che l’Euribor risente in maniera quasi diretta dell’aumento dei tassi della BCE, che ha annunciato rialzi.
Chi invece ha in essere un mutuo a tasso fisso può dormire sonni tranquilli.

Tasso fisso in salita
Chi pensa di accendere un mutuo a tasso fisso in questi giorni dovrebbe velocizzare le pratiche.
Troverà infatti tassi ben più alti di qualche mese fa, per quanto non altissimi in senso assoluto, se paragonati a quello che paga chi ha aperto il mutuo 10 anni fa: in questi giorni siamo ai livelli più alti degli ultimi 4 anni.
Da gennaio a maggio, l’IRS è aumentato più di 100 punti base, di conseguenza i tassi dei mutui fissi sono aumentati, in media, da 1,32% a 2,34%.
Ora ci stiamo avvicinando al 3%, e gli esperti sono concordi nel ritenere che la corsa continuerà, e anzi potrà accentuarsi vista la svolta della BCE.
